Culto 31/03/2019 - Quarta tempo di Passione - Oculi

di Davide Ollearo pubblicato il 31/03/2019 23:11:41 in culto 368

Luca 10 : 1 – 12

Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dov’egli stesso stava per andare. E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. In qualunque casa entriate, dite prima: “Pace a questa casa!” Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi. Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”. Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: “Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi”. Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città».

Un pensiero dalla predicazione

thumbnail article Parlare della missione oggi? Ma non siamo più ai tempi degli apostoli, quando era necessario proporsi, testimoniare, parlare della propria fede perché nessuno la conosceva. Oggi siamo parte di un mondo che (almeno a parole) si professa Cristiano e dunque che bisogno avremmo di ricordargli i fondamenti della sua e nostra fede?

In realtà Gesù, nelle parole dell’evangelista, ci ricorda che non esiste un tempo di Cristianesimo senza missione, di chiesa che vive in se stessa e non per portare quel messaggio che non è suo, ma le è stato affidato proprio perché venga condiviso.

Forse non siamo (più) abituati a essere missionari: ben venga allora l’incontro con le parole dell’Evangelo che condividiamo oggi: pur senza essere darci una ricetta fissa da prendere e applicare, Gesù parla dell’essere missionari, dei rapporti con fratelli e sorelle, vicini e lontani, nel momento in cui si testimonia la propria fede. Una testimonianza che non è sempre facile: “Io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”; una testimonianza che richiede di prendere posizioni che non sempre ci rendono simpatici e accolti; una testimonianza che però vive della fiducia nel prossimo, di quel prossimo cui si rivolge liberamente per offrire fiducia e speranza, come fiducia e speranza ha ricevuto dal Signore.


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