Culto 13/01/2019 - 1° dopo Epifania

di Michele Petrocelli pubblicato il 13/01/2019 22:48:03 in culto 407

Luca 3 , 15 - 17 ․ 21 - 22

Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo. Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».

( . . . )

Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».

Un pensiero dalla predicazione

«Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16). Poniamoci subito una domanda: per l’evangelista Luca, la “legge” di Mosè, è stata sostituita dall'agire dello “Spirito Santo”?

Luca rilegge in senso cristiano la predizione del Battista, siamo ormai attorno alla fine del I secolo, la comunità cristiana era consapevole che Dio aveva attuato il Suo giudizio sull’umanità peccatrice, non sterminando gli iniqui, ma con la morte sacrificale del proprio Figlio in croce e con l’effusione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste come dono della salvezza universale. L’evangelista quindi interpreta il messaggio di Giovanni il Battista non come profezia del giudizio punitivo di Dio bensì come “Buona notizia”, come Evangelo.

Il Christos, è colui che ha ricevuto l’unzione da Dio , questo termine trova il suo equivalente in ebraico con Mashiah ovvero il Messia, titolo che per gli ebrei contiene un significato nazionalistico e politico di liberazione. La novità cristiana sta nel fatto che per l’evangelista Luca, Gesù è il Messia, suggerendone però il carattere divino della Sua signoria regale, quindi non un liberatore confinato soltanto nello spazio territoriale nazionale di Israele ma un liberatore universale.

Con il battesimo «in Spirito Santo e fuoco» si oppone il battesimo di acqua amministrato dal Battista al battesimo in Spirito che sarà inaugurato a Pentecoste ovvero la discesa della Spirito sotto forma di lingue di fuoco. Soltanto il Figlio di Dio, solo Lui porterà la purificazione completa; perché nell'autorità di Dio, con Spirito e fuoco, compirà quanto ora il Battista può fare soltanto con dell’acqua. Questa purificazione escatologica (che si attuerà alla fine dei tempi), dalla quale con il giudizio e la salvezza sorgerà la nuova comunità, sarà compiuta da colui che viene come il Figlio dell’uomo profetizzato da Daniele 7,13. Nel giudizio finale, attuato dal Messia in qualità di giudice universale, sarà separato il buono ovvero il grano, dal cattivo ovvero le scorie, la pula, prima del compimento del Regno.

Lo Spirito Santo, non è uno strumento, un mezzo per…, bensì una presenza attiva; è attraverso la presenza e l’attività dello Spirito che si stabilisce la continuità dell’unico disegno salvifico di Dio: passando così dalla “legge”, ovvero la fedeltà alle scritture, per giungere alla guida dello Spirito nell'unico disegno salvifico di Dio. Amen.


file PDFordine culto