Culto 12/08/2018 - 12° dopo Pentecoste

di Ileana Lanfranco pubblicato il 12/08/2018 23:26:27 in culto 362

Isaia 43 , 1 - 7

Ma ora così parla il Signore, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele!. Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto, e dei popoli in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te; io ricondurrò la tua discendenza da oriente, e ti raccoglierò da occidente. Dirò al settentrione: «Da'!» E al mezzogiorno: «Non trattenere»; fa' venire i miei figli da lontano e le mie figlie dalle estremità della terra: tutti quelli cioè che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti.

Un pensiero dalla predicazione

La pazienza e la grazia di Dio sono immense, non si sono esaurite. Dio parla al nostro cuore e ci comanda di lasciare il passato per vivere il presente e un futuro ricchi solo di fede e di speranza nella sua benedizione. È Dio che sceglie il momento ed il luogo per elargire la sua benedizione, sceglie la consolazione verso il futuro, parla al cuore. “Io ti ho riscattato”, ecco il messaggio di Dio per il suo Popolo; la sua benevolenza ci è data e ci raggiunge per fede, e Isaia è il portatore della Parola di Dio, di questa benevolenza, e sa che questa Parola è una parola che agisce e cambia la vita di chi ascolta; e Isaia sa che questo Popolo ha bisogno di questa Parola. Noi abbiamo bisogno di questa Parola. Riflettiamo nel nostro cuore a ciò che questo brano ci ha trasmesso ed allora con gioia potremo anche rispondere e lasciare ogni cosa per seguire la chiamata del Signore e soprattutto ascoltare l’invito di Gesù in Matteo 28, perché noi, io, tu, voi, siamo del Signore che in Cristo ci ha riscattati e riscattate e ci ha detto; “Non temere, tu sei mio”.


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