Meditazioni audio-video sul libro dell’Ecclesiaste, parte 1

di Ruggero Marchetti pubblicato il 20/06/2020 00:00:00 in teologia e cultura 380

Ecclesiaste 1, 1 - 11

Parole dell’Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme. Vanità delle vanità – dice l’Ecclesiaste – Vanità delle vanità, tutto è vanità. Che profitto ha l’uomo da tutta la sua fatica che sostiene sotto il sole?

thumbnail article Una generazione va, un’altra viene, e la terra sussiste per sempre. Anche il sole sorge, poi tramonta, e si affretta verso il luogo da cui sorgerà di nuovo. Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione, va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non si riempie; al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre.

Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l’uomo possa dire; l’occhio non si sazia mai di vedere, e l’orecchio non è mai stanco di udire. Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole. C’è forse qualcosa di cui si possa dire: “Guarda, questo è nuovo?”. Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. Non rimane memoria delle cose d’altri tempi; così di quanto succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno più tardi.